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Nel 2024, un team di archeologi ha portato alla luce una tomba nascosta sotto il celebre Tesoro (Al-Khazneh) nella città antica di Petra, in Giordania. La tomba, risalente a circa 2.000 anni fa, conteneva i resti di dodici individui, sia adulti che bambini, accompagnati da manufatti in bronzo, ferro e ceramica. Uno dei reperti più interessanti è un calice in ceramica, che ha suscitato paragoni con il leggendario Santo Graal.

La scoperta, guidata dal dottor Pearce Paul Creasman dell’American Center of Research (ACOR) in collaborazione con il programma Expedition Unknown del Discovery Channel, ha attirato grande attenzione mediatica. Tuttavia, alcuni esperti del settore hanno ridimensionato l’importanza del ritrovamento, affermando che la tomba era già nota e precedentemente investigata dalle autorità giordane. Studiosi come la dottoressa Lucy Wadeson e la professoressa Megan Perry hanno sottolineato che tombe simili sono comuni a Petra, suggerendo che l’entusiasmo mediatico sia stato eccessivo.

Nonostante le controversie, la tomba offre comunque nuove prospettive sulla civiltà nabatea e sulle loro pratiche funerarie, contribuendo ad arricchire la conoscenza del passato di Petra.